domenica 8 settembre 2013

Troppo fico!




















Pino il lombrico
si credeva un gran bel fico.
"Ammirate l'andatura,
e che gran muscolatura."
A chi incrociava il suo cammino
lui faceva l'occhiolino.
"Sì, signori, io son fico,
e scusate se lo dico,
ma di belli come me,
qui o altrove non ce n'è."
Lo diceva alla farfalla,
lo gridava nella stalla.
Lo disse al gallo e al leprotto,
lo disse pure al passerotto,
che finse tanta ammirazione
ma ne fece un sol boccone.
Cosi fini il bel lombrico
che diceva "io son fico".
Nato certo molto bello
ma, ahimè senza cervello.

venerdì 9 agosto 2013

animali molto umani

Disse il gatto alla gattina
"tu starai sempre in cucina."
Disse il riccio alla riccetta
"devi fare la calzetta."
Il cavallo alla cavalla
"tu rimani nella stalla."
Invece il gallo sa che è strano
e di certo poco umano.
E se domini qualcuno
non diventerai nessuno.
Così disse alla gallina
"tu sarai la mia regina!"

mercoledì 7 agosto 2013

un lavoro fatto proprio male

C'era una volta una scala di legno,
creata di certo con gran poco impegno.
Tutti quanti volevano usarla,
ma mai nessuno riusciva a scalarla.
Nemmeno l'uomo che usava l'ingegno
riusciva a salire sulla scala di legno.
"C'è qualcosa che proprio non va."
Diceva il sindaco della città.
"Qui c'è sotto qualcosa di strano."
Diceva, dubbioso, il sagrestano.
Finché un bel giorno la polizia
prese la scala e la portó via.
Ora nessuno sa dove si trovi
la scala creata senza pioli.

lunedì 3 giugno 2013

il lunedì si fa l'appello

C'erano un tempo tanti bambini
con due occhi, due mani e due bei piedini.
Loro cantavan l'Italia s'è desta.
Cantavan col cuore ed anche la testa.
Giocavano insieme ai bambini italiani,
in fila per due si tenevan le mani.
Andavano a danza e al catechismo,
studiavan la storia fino al fascismo.
Sapevan chi eran Manzoni e Leopardi,
studiavan le imprese di Garibaldi.
Se stavano insieme sembravano uguali:
erano tutti bambini italiani!
Ma quando qualcuno faceva l'appello,
che fosse maestra o fosse bidello,
loro alzavan pian piano la mano
chiedendo "potrei essere italiano? 
Non sono Rossi e nemmeno Brambilla, 
Ma vi chiedo, per favore,
fate di questa la mia nazione."

lunedì 27 maggio 2013

cattiva, cattiva



C'era una bimba un po' silenziosa,

non parlava ma ascoltava ogni cosa. 
"Questa bimba non dice mai niente!
commentava, stupita, la gente.
Ogni giorno andava a scuola,
ma poi restava sempre da sola.
"Questa bambina non sa far le addizioni!"
Dicevan convinti i suoi professori.
"Questa bambina resterà ignorante!"

È ciò che diceva la sua governante.
Finché un bel giorno prese coraggio
e lanciò al mondo un duro messaggio:
"Se non la smettete di giudicare
ve la farò di certo pagare!
E state certi, ve l'assicuro,
che non mi fermo davanti a nessuno."
Poi si fece scura scura
così faceva più paura.
Fu così grande il loro terrore 
che restaron senza parole.
E grazie a quel giorno pauroso
ora il paese è più silenzioso.

giovedì 16 maggio 2013

Questione di gusti.














C'era una volta una fata azzurrina.
Sognava tanto d'esser turchina.
"Io sono nata con questo pallore
ma vorrei tanto cambiare colore."
Andò di corsa da un noto pittore
ma lui le disse "non c'è ragione!
Le fate turchine son tutte uguali,
guardati tu, sei senza pari."
La fata azzurrina non si dava pace:
il suo colore era proprio una croce.
Un giorno incontrò un famoso imbianchino
che disse entusiasta "oh che bel colorino!
Sei come il cielo quando c'è il sole,
sei come l'acqua quando non piove."
Lei si sentì davvero speciale
e capi quanto è bello non esser normale.

lunedì 6 maggio 2013

Che caldo, che puzza!

C'era una volta una coppia balzana,
uno scaldava e l'altro sudava.
Quando il primo usciva all'esterno
tutti dicevano "mamma, che inferno!"
L'altro da solo non ci sa stare,
ci aveva provato, ma nulla da fare.
E allora eccoli sempre vicini
due veri amici che paion cugini.
Finché un giorno, mentre eran fuori
videro  lampi, udirono tuoni.
E fu così che una coppia perfetta
si sciolse veloce, "oh, che disdetta".
Per colpa dell'acqua che senza pudore
tolse d'un colpo calore e sudore.

venerdì 19 aprile 2013

Il coniglio-sbadiglio

Questa è la storia di un coniglio
che viveva in un cespuglio.
Non saltava e non giocava,
stava all'ombra e si annoiava.
"Se incontro per caso altri conigli,
poi comincian a chieder consigli.
Se faccio un bagno con la tartaruga
la mia pelliccia poi chi l'asciuga?
Io me ne sto qui bello tranquillo
e non frequento chi è troppo arzillo.
Meglio stare in un angolino
che sempre in mezzo a troppo casino.
Io voglio stare solo soletto
Sia sul divano che dentro al mio letto."
Questo diceva il nostro coniglio
che un giorno morì per uno sbadiglio.

giovedì 4 aprile 2013

quando le orecchie sono sporche


Questa è la storia di un orecchio e di suo fratello
che vivevano entrambi senza cervello.
Se c’era una cosa che sapevano fare
era sentire ma senza ascoltare.
Se gli chiedevano un’opinione,
loro ridevano senza ragione.
Se poi gli domandavan un’indicazione,
loro sbagliavan la direzione.
Vissero sempre felici e contenti,
ignorando di esser due deficienti.

sabato 23 marzo 2013

Ma come parlano questi?



Ho vissuto una volta in un paese lontano,
dove di certo parlavano strano.
A volte mettevan le doppie all'inizio,
e per capirli, altro che indizio!
Usavano lettere che dir non saprei,
e al posto di GLI mettevan la J.
Usavano il CHE al posto del COSA,
toglievan la U davanti a 'NA ROSA.
Per loro le DI eran reiette,
solo le E avevan perfette.
Loro hanno vinto mille battaglie,
ma a me quel che manca son tutti quei DAJE.

martedì 19 marzo 2013

Vai a destra o vai a sinistra?

C'era una volta una ruota contorta
che girava all'incontrario
e non seguiva il senso orario.
Lei andava da destra a sinistra,
senza seguire mai una pista.
"Vieni avanti! Vai indietro!"
"Vai di là! Ferma qua!"
Tutti dicevano cosa fare
e lei tutti voleva ascoltare.
Lei passava per i campi,
vedendo tragedie e cuori infranti.
Lei girava anche in salita,
scoprendo la gioia della fatica.
Ma poi vedeva un bel pendio,
e gettava il passato nell'oblio.
Facendo tanta confusione,
non imparava nessuna lezione,
Ed è una ruota senza gloria,
la ruota che gira, dimenticando la storia.









mercoledì 6 marzo 2013

Il panino senza salame

Questa è la storia un po' speciale
di un incontro casuale
che un giorno d'autunno
avvenne in cucina, 
circa a metà della mattina.
E fu un incontro fortunato
tra un panino e un insaccato.
Eran tristi e sconsolati
perché vivevan separati.
Perché un panino senza salame
è come un re senza reame,
è come un gatto senza ratto,
è come una strada senza ciglio
e la noia senza sbadiglio.
Come un bosco senza il lupo
e la terra senza un bruco,
un pappagallo senza colore 
e la Scala senza tenore.
È come una storia senza morale
questo è un panino senza salame.

martedì 5 marzo 2013

una zucchina troppo grande

Ecco la storia della zucchina golosa
che se aveva fame mangiava ogni cosa.
Se vedeva una carota
la mangiava con la trota.
Se vedeva un fagiolino,
ci guarniva lo stracchino.
E che buone le patate
al cartoccio cucinate!
Mangiava mangiava la zucchina
ed era ogni giorno un po' più grandina.
Non saltava la colazione, non saltava lo spuntino,
nè la merenda col biscottino.
Mangiava a pranzo, mangiava a cena,
finché divenne una balena.

martedì 26 febbraio 2013

Il paese senza cervello

C'era una volta un paese piccino,
qui tutti suonavano il mandolino.
Era un bel posto, col mare, col sole,
c'erano tante belle figliole.
Si stava bene nel paese piccino,
con tanto buon cibo e tanto buon vino.
Poi un giorno qualcuno avvisò:
"Ehi, signori fate attenzione, 
qui vi serve un'elezione."
Tutti felici dissero ok,
"Ma chi eleggiamo? Lo dica lei."
"Voi fate una scelta secondo ragione
ed eleggete la persona migliore."
Così il paese andò in subbuglio:
tutti sapevan scegliere il bello,
ma non sapevan usare il cervello.
E fu così che non vinse il migliore,
ma chi più gridava senza ragione.

domenica 17 febbraio 2013

Sei rosa o sei blu?

C'era una volta una bimba speciale,
nata un bel giorno vicino al Natale.
Lei dondolava nella sua culla:
"Guarda che bella. Senti, non urla."
Non si vestiva di rosa o di blu,
non indossava fiocchi frou frou.
Per lei sceglievan mille colori,
che fossero a righe, che fossero a fiori.
Ogni suo giorno scorreva felice,
pieno di giochi, di amore e di luce.
La bimba viveva in una casa incantata,
dove di certo l'avrebbero amata.
L'avevano attesa per anni, decenni,
per lei avevan fatto lunghi duelli.
Lei elargiva larghi sorrisi
ai suoi due papà e ai loro amici.

lunedì 11 febbraio 2013

Ciao ciao, Benedetto.

Questa è la storia del muflone
che parlava da un balcone.
Lui giungeva le sue mani
e non capiva gli altri umani.
"Se non fate pargoletti,
voi sarete maledetti.
A chi prende precauzioni,
manderò maledizioni!"
Così diceva il bel muflone
senza far troppa attenzione.
Aveva abiti preziosi,
aveva modi assai curiosi.
Aveva un jet, aveva un trono
aveva anche un maggiordomo.
Ma un giorno disse: "Senti, Gesù,
io qui non ci sto più."
E fu così che Benedetto
quel giorno disse "mi dimetto."

L'asino cocciuto


Questa è la storia dell'asinello
che non apriva mai l'ombrello.
se c'era il sole si abbronzava,
ma se pioveva si bagnava.
Lui se ne stava bello bello
senza aprire mai l'ombrello.
"Guarda che sole,
oggi non piove!"
Ma fu proprio in quell'istante
che fu innaffiato da un idrante.
Ed è per colpa di quel getto
che l'asinello si è ristretto.

lunedì 4 febbraio 2013

A Silvio (questa non è una rima per bambini)

Questa è la storia di Silvio il coniglio.
Prometteva senza sosta
"A me il formaggio, a te la crosta."
Poi guardava all'orizzonte,
senza un pelo sulla fronte,
e diceva alle coniglie
che parevan le sue figlie
"Se stai con me, te l'assicuro,
cambierò per te il futuro."
Silvio il coniglio aveva un problema:
più parlava, più prometteva.
Finché un giorno sfidò la sorte
e promise la sua......

domenica 3 febbraio 2013

Il treno

Sale sui monti,
corre sui ponti.
Passa veloce
e toglie la voce.
Non si ferma con le mani.
Non si ferma con i piedi.
Non si ferma se lo chiami.
Non si ferma se lo chiedi.
Questo è un treno sempre pieno,
perché arriva fino in cielo.
Questo è il treno più sereno,
perché è il treno senza freno.
Questa storia è già finita,
è un peccato, ma è la vita!

lunedì 28 gennaio 2013

Il difetto di Alice

Alice aveva un difetto
che le batteva forte nel petto.
Che fosse un fiore o un'oliva,
di ogni cosa s'invaghiva.
"C'è un gallo,
che sballo!
Quella gallina,
divina!
Quel colore,
che amore!"
Che andasse a scuola o al gabinetto
al suo cuore scattava l'effetto
e anche mentre camminava
Alice sempre s'innamorava.
"Alice, stai attenta,
non puoi essere sempre contenta.
Non tutto è un incanto,
devi farti qualche pianto."
Così le dicevan la mamma e la zia
ma quelle parole fuggivano via,
perché Alice aveva un cuore
che ogni giorno faceva furore.
Questo è il difetto che aveva Alice:
che ogni giorno viveva felice.

domenica 20 gennaio 2013

Piccoli incidenti.

Questa è la storia di una erre veloce,
che sempre parlava alzando la voce.
Rotolava senza sosta,
tra un ramarro ed una crosta.
"Ciao, carro!
Ciao, perno!
Ciao, porro!
Guardate, guardate, come corro!"
Così correndo si ruppe una coscia.
e si trasformò in erre moscia.

giovedì 17 gennaio 2013

E io chi sono?

Molto più giù del Paradiso,
viveva  una volta un colore indeciso.
Un colore nè chiaro nè scuro,
un colore poco sicuro.
Un colore nè bianco nè nero,
un colore strano davvero.
"Giallo rosso o blu?"
"Mah, boh, fai tu!"
Il colore indeciso non sapeva che dire
ed ogni volta voleva sparire.
Mare, cielo o prato,
ogni colore aveva toccato.
Finché un bel giorno il colore indeciso
capì finalmente quant'era preciso.
Perché quando passava, anche di sera,
ogni colore sapeva chi era.
Perché quando passava già si sapeva
che ogni colore si rifletteva.

giovedì 10 gennaio 2013

Un cavallo-tarallo?

Un giorno di sole entrò in paese
un omino molto cortese.
"scusate signori,
non faccio gli onori,
ma se avete del tempo,
vi mostro un portento."
E così dicendo mostrò gli animali
non erano pecore e nemmeno maiali:
il cavallo tarallo,
il gatto  un po' matto,
il toro e il suo coro,
la foca che è un'oca,
il coniglio ha il bargiglio,
la gallina s'inchina
e il gallo fa un ballo.
"Oh che stranezze!
Oh che fattezze!"
Disse il lattaio
con il giornalaio.
"E anche quei cani,
certo son strani."
"Sentite signori,
capisco gli orrori.
Ma sono animali
e non son tutti uguali."
Disse così e restò in paese
mostrando ogni giorno nuove sorprese.

lunedì 7 gennaio 2013

Troppa pancia

La maglietta troppo stretta
la indossava chi andava di fretta.
Poi che fatica quando era sera
sfilarla dall'alto e senza cerniera.
"Oh, che peccato,
son forse ingrassato?
Ora esco per una corsetta
e poi riprovo la mia maglietta!"
Correva in tondo per qualche giro
e poi restava senza respiro.
"Ma che disdetta, è sempre più stretta!
E ora che faccio con questa maglietta?"
Così la chiuse dentro un cassetto
e per consolarsi mangiò un dolcetto.
Finché un bimbo piccolino
un giorno aprì quel comodino:
"Guarda che bella.
Ma è un po' grandicella!"
La maglietta ci restò male
e finì dritta all'ospedale.
Cuci di qua, taglia di là,
ecco che ora forse gli sta.
E fu così che la maglietta troppo stretta
divenne infine proprio perfetta.

mercoledì 2 gennaio 2013

Splash!


L’acqua fresca, chiara e pulita
scorreva nel fiume senza fatica.
Giù dal monte scendeva veloce
e poi correva fino alla foce.
L’orso nel bosco provava a seguirla,
la pioggia dal cielo scendeva a lambirla.
Ad ogni goccia diventava più forte,
al suo passaggio si aprivan le porte.
“Buongiorno signora, che bella mattina.
Vede quest’acqua? La porto in cucina!”
“Buongiorno signore, che bel mattino.
Vede quest’acqua? Ci annaffio il giardino!”
“Buongiorno al cane, al gatto e al ragno.
oggi con l’acqua ci faccio un bel bagno!”
L’acqua scorreva gioiosa e felice
e intanto girava la lavatrice.
Tutti sapevano che bello era usarla,
tutti pensavano di non sprecarla.
Finché un bel giorno fece un dispetto
e smise di uscire dal rubinetto.